Sono una psicologa esperta in neurosviluppo che da oltre 40 anni segue bambini (ma anche giovani adulti) con disabilità. Non mi concentro sulla patologia o sulla difficoltà del bambino con danno cerebrale, ma lavoro sul potenziale neurologico ancora inespresso, affinchè il bambino possa acquisire nuove e maggiori competenze, per raggiungere autonomie e qualità di vita il più normali possibile.
Per far questo è indispensabile il coinvolgimento della famiglia, cui verrà insegnato a vedere il proprio figlio con occhi nuovi, perchè il percorso di recupero e di riabilitazione non può limitarsi ai soli interventi dei professionisti, ma deve essere portato avanti nella quotidianità di ogni giorno, a casa, con costanza, fiducia e amore.
Ecco allora che la formazione della famiglia, con l’insegnamento di tecniche, esercizi in gioco e approcci personalizzati, diventa parte essenziale del progetto riabilitativo. E la presa in carico del nucleo familiare mi permette di affiancare, sostenere e guidare bimbo e genitori nel prezioso e delicato percorso di crescita, attraverso consulenze e frequenti contatti a distanza integrati da periodiche visite in presenza,.
Mi sono laureata in Psicologia nel 1978 presso l’Università degli Studi di Padova. La scelta di questo corso di studi è nata da un’esperienza di volontariato con bambini disabili che seguivano una terapia innovativa americana che stava rivoluzionando il mondo della riabilitazione infantile, perchè sosteneva che il cervello umano fosse ben lungi dall’essere conosciuto e che, anche a fronte di danni molto gravi, avesse sempre la possibilità di ripristinare un funzionamento normale a patto che gli venissero date le corrette informazioni.
Affascinata da queste affermazioni, dopo la laurea mi sono recata a Philadelphia, USA, per approfondire i presupposti scientifici e apprenderne i protocolli operativi, e negli anni ’80 ho contribuito a fondare a Verona l’Associazione AGOR, per mettere a disposizione la metodologia appresa anche ai bambini italiani.
Oggi, quelle che allora erano soltanto ipotesi quasi visionarie, sono diventate certezze conclamate, ed io ho avuto la fortuna e il grande onore di contribuire a concretizzarle con tanti bambini.
La convinzione con cui mi sono dovuta scontrare fin dall’inizio era quella che affermava che il danno cerebrale non potesse essere recuperato: una diagnosi di handicap era una condanna a vita. I miei colleghi di AGOR ed io ci abbiamo invece creduto, e i bambini che abbiamo seguito ci hanno confermato che al contrario era possibile, non facile ma possibile.
Da subito abbiamo coinvolto le famiglie e dato loro strumenti concreti per interagire con i propri familiari cerebrolesi, stimolandoli ad imparare quello che ancora non sapevano fare, ad acquisire abilità fino ad allora insperate… e la loro vita è cambiata.
Ovviamente le proposte terapeutiche in questi quarantanni si sono evolute.
Fatto tesoro di quello che i bambini mi hanno insegnato, e studiate svariate altre modalità terapeutiche convenzionali e non, nel tempo ho rimodulato la terapia, per personalizzarla sempre di più sul singolo bambino, in modo da fargli raggiungere il massimo del beneficio possibile con il minimo sforzo. Nel tempo si è così definito un approccio ri-abilitativo, tuttora in lavorazione, che parte dalle tappe dello sviluppo naturale del bambino e ne adatta e attiva l’espressione funzionale in base alle necessità di ogni singolo utente.
Attraverso momenti di gioco libero e proposte strutturate, adeguate alle capacità presenti nel bambino, viene definita l’attuale età neurologica in ogni singola area funzionale, e da lì si parte scegliendo, fra le varie strategie ideate in base ai bisogni del bambino stesso, quelle che possono facilitare l’attivazione delle funzioni successive.
Il costante contatto telefonico con i familiari, e la visione dei video di controllo che mi vengono regolarmente inviati, mi permette di intervenire “a distanza” sull’aggiornamento del progetto di presa in carico del bambino dando tempestivamente tutti i suggerimenti necessari ad ottimizzare il percorso terapeutico, senza dover aspettare la prossima visita, e avendo la certezza di seguire e stimolare il bambino nel miglior modo possibile, per lui, per quella fase, per quel momento.
Per maggiori informazioni è possibile fissare un appuntamento telefonico e/o in presenza inviando una email a segreteria@agorverona.it o contattandoci negli orari di apertura della sede.